Schmid: dagli scarti di produzione nascono le “Barbie vintage”

Schmid: dagli scarti di produzione nascono le “Barbie vintage”

L’azienda milanese, leader nella fornitura di tessuti per i gradi marchi della moda, lancia un progetto che unisce design e rispetto per l’ambiente

Milano, 28 marzo 2018 – Gli scarti e le giacenze di produzione trovano una nuova vita grazie all’iniziativa di Schmid, azienda milanese produttrice di tessuti per le scarpe e gli accessori dei maggiori marchi italiani e internazionali di moda.

Una volta spenti i riflettori delle passerelle, vecchi tessuti inutilizzati, giacenze di produzione o scampoli di passate collezioni trovano nuova vita grazie a Elena Ronchetti – designer emergente nel mondo della moda in miniatura. Dopo un’accurata documentazione storica, partendo dai tessuti Schmid, Elena dà vita a interi mini outfit per la bambola più amata del mondo: la Barbie. Le bambole da collezione di Elena Ronchetti sono vestite con una ricostruzione accurata, fedele alla storia degli stili, dalla moda del ‘700 fino ai ruggenti anni ’30 di Hollywood e gli anni ’50 del boom economico italiano.

Si parte da una vera e propria ricostruzione storica degli stili e dei vezzi di ogni epoca: dai corsetti strettissimi del ‘700 alle frange degli anni ’30 passando per le gonne ampie in stile Grease degli anni ’50; ogni dettaglio dai bottoni dei vestiti fino alle stringhe delle scarpe è accuratamente studiato e replicato fedelmente.

Una volta che la fase di ricerca e studio è terminata, Elena inizia a dar vita al suo progetto, curando le acconciature, disegnando il trucco e cucendo vestiti e scarpe esattamente come fanno, per ogni collezione, le migliori sarte delle maison italiane e straniere: creazioni uniche, che danno vita a pezzi unici acquistabili qui, anche su commissione.

L’iniziativa di Schmid nasce dalla volontà dell’azienda milanese – a cui fa capo una rete di 100 artigiani – di dare nuova vita agli scarti e alle giacenze di produzione, avviando un ciclo virtuoso di riuso da cui, da materiali inutilizzati e destinati al macero, sia possibile continuare a fare moda facendo al contempo sognare gli amanti della Barbie di tutte le età e rispettando l’ambiente.

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del comunicato

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